mercoledì 22 maggio 2013

Il contrabbasso di Jacopo

Il 31 maggio Jacopo compie due anni! Due anni soli, ma una passione forte per gli strumenti musicali, soprattutto quelli grandi!
 I suoi genitori, amici cari, hanno voluto festeggiarlo con questo disegno.


Tortuaros e alligalli













Quando la mia amica Silvia mi regalò queste piccole cartoline componibili (si trovavano, decenni fa, nelle scatole di tabacco scozzesi), pensai, per l'ennesima volta, che la creazione di animali fantastici tramite l'unione di creature diverse fosse una miniera di spunti per l'attività di un artista. Dopo qualche tempo, il corso di illustrazione Dimenticati da Noè ne fu una dimostrazione. Dopo una tavola a colori sul tema dell'arca o sulla figura di Noè, i miei allievi si diletteranno a creare un mini libro a fisarmonica, contenente notizie relative a un animale inventato. Aspetto, abitudini, habitat... ma soprattutto dovranno ingegnarsi a trovare il motivo per il quale la loro creatura non si è imbarcata insieme agli altri.
Ieri sera ho portato loro il mio libretto d'esempio: la curiosa vicenda dell'ALLIGALLO.









































venerdì 17 maggio 2013

La Notte dei Musei e la civetta


Sabato 18 maggio ritorna la Notte dei Musei, con aperture notturne e iniziative interessanti presso moltissime realtà museali italiane, piccole e grandi. MADE, società piacentina di comunicazione e grafica, mi chiese nel 2011 di ideare un logo per questa manifestazione. Non pensavo che sarebbe diventata così grande. Qui sopra, il disegno originale a china dell'ormai celebre civetta, animale notturno e antico simbolo di sapere, con l'ala stellata. Ma vi racconta tutto molto meglio di me la bravissima Enrica Ferrero, che 2 anni fa mi scrisse apposta per complimentarsi per il logo. Cliccate sul suo nome per saperne di più.

mercoledì 15 maggio 2013

Storia di una pin-up tra gli Alpini

Se qualcuno nello scorso weekend a Piacenza avesse visto in giro questa bella ragazza, priva delle gambe dal ginocchio in giù, sappia che in principio era tutta intera. Concepita come una pin-up dal gusto un po' anni '50, su richiesta di un'associazione a me cara, che intendeva usarla per scattare foto ricordo (con bacio) durante l'adunata nazionale degli Alpini, è stata realizzata nel giro di pochissimo tempo, con acrilici e matite colorate (qui la si vede appoggiata alla mia libreria). Purtroppo la sfortuna si è accanita su di lei: subito dopo averla collocata e legata al gazebo dell'associazione, ha ricevuto le avances un po' volgari di un venditore di pane pugliese, vicino di banco, che, ammettiamolo, ha reso insopportabile la permanenza di tutti in quel luogo. Verso sera il diluvio universale ce l'ha fatta staccare e mettere al riparo sotto la tenda: sembrava un temporale, ma dato che si protraeva per ore, a un certo punto si doveva pur andare a casa. Allora la pin-up, coperta di brandelli di sacchetti di nylon come nemmeno la Laura Palmer di Lynchiana memoria, ci ha fatto da ombrello, coprendoci le teste mentre correvamo verso l'auto. Il giorno dopo sembrava si mettesse meglio: un sole splendido, ed eccola là appoggiata al gazebo, ma non legata, perchè chissà dove sono i lacci che abbiamo usato ieri? ma sì, sta su...e invece, una brezza leggera la spinge inesorabilmente verso l'asfalto e ...sbam. Tagliate di netto le gambe. Dopo un primo momento di disperazione, la scoperta: è diventata portatile! e così, con le ragazze dell'associazione e la Polaroid di Sara, la signora in rosso e bianco ha girato per la città, ospitata in tavolate e abbracciata dalle penne nere...



martedì 7 maggio 2013

Erbario in valigia


(...) Queste pasticche scatenarono la fantasia dei miei persecutori. Non volevano convincersi che non si trattava di droghe.
Può anche darsi che non avessero tutti i torti. La mia fidanzata spiegava il senso profondo di quella roba.
Assistevo allo scontro tra il mondo dell'erboristeria e quello delle forze dell'ordine. Per la prima volta mi trovavo in posizione un po' defilata e la cosa era rilassante. Non mi avevano neanche detto: dai, tanto lo sappiamo che ce l'hai. Forse erano frastornati dagli effluvi del tè rosa d'inverno.” 

(da E.F. Carabba, Discese estreme)