domenica 29 dicembre 2013

Regali di Natale

Quest'anno 5 bambine (anzi, 3 bambine e 2 ex bambine) hanno ricevuto il mio regalo di Natale il 1 dicembre. Calendari d'avvento, oh yes, con finestrelle a sorpresa, poesie e pensieri letterari sul Natale, torroncini e piccoli collages. Occorrente: colori, pennelli, matite, ritagli di pannelli in forex, ritagli di nastro, ritagli di carta, ritagli di stoffa e ritagli di TEMPO.




DiSegno, DiVento e AvVento


Questi sette soggetti ed io abbiamo condiviso un buon numero di pomeriggi domenicali invernali nelle stanze della Biblioteca Comunale di Gossolengo (PC). E devo ammettere che il 21 dicembre, la prima domenica senza di loro, mi sono mancati.
Lo so, ho già scritto che disegnare insieme è una cosa magica, ma ogni tanto accade di trovare un gruppo in cui la sintonia è così naturale che sembra di conoscersi da una vita. Col tempo dimenticherò molte cose, ma certo di loro, ricorderò quanto segue:




Quando Beatrice, la regina del non-finito, posata la sigaretta elettronica mi ha mostrato di aver firmato con le proprie iniziali l'incantevole "Notturno ghiacciato".




Quando Sara, (qui sopra insieme a Riccardo), reduce da pranzi luculliani che la rendevano BODENFIA (termine di rara piacentinità) al punto di non aver spazio neppure per un caffè, ha realizzato un pesce palla arancione in un branco di argentee (e snellissime) acciughe.



Quando Giacomo ha fatto il grande topo/lancia mongolfiere (nonchè un paesaggio con pioggia, una veduta sottomarina, 3 o 4 biglietti d'auguri, un paio di decorazioni di carta per l'albero...)




Quando Luciana ha fatto i compiti a casa, e con l'aiuto prezioso del suo Tiago ha terminato il pesce/domatore di rane, in una calda luce circense.



Quando Angela si è sorpresa delle sue stesse capacità, guardando il ritratto di giostraio disperato che aveva dipinto: espressivo, forte, vero! (PS: anche il grembiule che indossa è opera sua!)






Quando Riccardo è arrivato senza occhiali, sfracellati inciampando per strada. O quando ritagliava le nuvole nella pagina di giornale, ne ha trovata una con scritto FEMME, e l'ha scelta come capigliatura per il suo personaggio.




Quando Giulia passava con estrema nonchalance dai neri fortissimi del carboncino, a ritratti intensi e drammatici ad acrilico, alla delicatezza di un paesaggio dalle tinte pastello.


E come non citare il sontuoso banchetto dell'ultima lezione: "aperifresco" confezionato, pane e salame,  formaggio, pizza scaldata sul termosifone e la deliziosa cheesecake di Sara, forse l'unica portata intonata alla musica barocca di sottofondo. Che, nonostante la tovaglia di carta, ci ha fatto sentire dei gran signori: perchè queste sì, che sono fortune.


(Grazie a Silvia Pagani, Beatrice e Sara per le foto!)

sabato 28 dicembre 2013

Vecchie foto, nuovo incontro

Una ventina di giorni fa sono stata di nuovo a Bolzano, invitata dall'amico Emanuele Pasquali, docente presso il Liceo Artistico e Pedagogico "G. Pascoli", e dai suoi alunni, che avevo conosciuto lo scorso anno. Non sto a ripetere concetti già espressi: ma efficienza della scuola, spaziosità e moderna attrezzatura delle aule, attenzione massima dei ragazzi alla lezione e rispetto per i materiali sono cose che mi hanno nuovamente colpito, al confronto con le realtà piacentine che frequento.
Ho lavorato con i ragazzi sul tema del Natale, MA SOPRATTUTTO sono entrata in possesso delle belle foto (grazie a  Giulia che me le ha spedite) del laboratorio svolto nella stessa sede nel Giugno 2012; le posto qui, in ordine di scatto, precisando che i ragazzi le hanno scattate con l'intento di documentare le fasi di realizzazione di una mia tavola, tecnica mista e soggetto... molto libero.
E quando mi manderanno quelle di Dicembre (spero non a Giugno 2014!) farò un bel post natalizio.

1. il bozzetto veloce



2. quando non si capisce ancora nulla: lo sfondo

3. quando il retro della tavoletta è più artistico del disegno 

4. il disegno a matita sopra lo sfondo
5. il cielo scuro

6. i gabbiani a tempera
7. matita nera per la nave




8. lumeggiature a tempera sui pesci...
9. ... e dettagli a matita bianca


10. la tavola finita


mercoledì 30 ottobre 2013

La leggenda di Sleepy Hollow

La mitica libreria piacentina BookBank propone un'idea per una piccola mostra di illustrazioni, da inaugurarsi la sera di Halloween. Il diktat di Sara, la nuova libraia, è questo: "nella tavola ci dev'essere almeno un mostro e almeno un libro". E così dopo aver pensato ai grandi classici mostri in lettura (incluso un Conte Dracula in pigiama che legge Frankenstein) ho riflettuto sul fatto che per leggere è necessaria una testa...Ma allora il Cavaliere SENZA testa come farà? ecco la mia soluzione...


lunedì 7 ottobre 2013

Ink drops keep falling on my head...

Questi inchiostri colorati comprati per sbaglio, perchè invece di inchiostro di china serviva inchiostro da incisione, bisognerà pure usarli... Allora via col dripping, e poi con la "lettura" delle macchie, come una zingara legge il futuro nelle linee della mano. Questa macchia sembra un sole, questa un albero... e vi si può costruire, intorno, un mondo intero, nero su bianco.





martedì 1 ottobre 2013

Il vento...a colori!

Iscrizioni aperte! artisti, fatevi avanti!
Per info e iscrizioni: Liza 328.1788464 / Beatrice 338.1042062


Disegnare con gli altri... è meglio?


Quando si disegna insieme accadono cose misteriose. Capita che ci sia un silenzio assoluto, ma nessuno ne ha paura, è concentrazione, profondità, ricerca, non è vuoto. 
Ma può anche darsi che qualcuno parli da solo, canti, o fischietti ossessivamente la canzoncina di quell'odiosa pubblicità di formaggino senza curarsi di essere ascoltato, perchè mentre si disegna ciascuno è nel proprio mondo e gli altri non possono nuocere. Quando si disegna si captano solo alcune parole provenienti dal mondo esterno, e rimangono sospese... ma quando la concentrazione inizia a sfumare e il lavoro è a buon punto si verifica una nuova magia: il confronto. Le teste si alzano, qualcuno fa scrocchiare le dita o si stiracchia come dopo un lungo sonno. Gli sguardi viaggiano sui fogli degli altri e ci si sorprende di ciò che è nato. Beeello....perchè non lo fai verde? - io lo colorerei a tempera e non a pastelli! - Ehi, ma qui hai cambiato tutto, così funziona molto meglio! E' a questo punto che le idee rimbalzano, crescono, si completano: perchè gli occhi degli altri vedono, dentro il disegno del quale pensiamo di conoscere ogni possibilità, ciò che a noi si nasconde. Con il moltiplicarsi delle idee appaiono soluzioni inattese, c'è entusiasmo, voglia di proseguire, ma anche la sana stanchezza che arriva dopo uno sforzo fisico. Si va a riposare, con le mani stanche e la testa in fermento (non prima di aver insultato quello della musichetta martellante...scusa ma proprio quella dovevi fischiettare??? ora non me la levo più dalla testa!). Disegnare insieme agli altri, per me, è emozionante: esagero? Beh, io ho detto la mia... per voi è meglio da soli?   Aspetto i vostri pareri!


venerdì 27 settembre 2013

Bologna e la china

Da un paio d'anni mi dimenticavo di spedire le tavole alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna, quei 5 disegni riferiti ad una stessa storia, che, se sei molto, molto fortunato possono essere selezionati da una giuria, tra migliaia di altri, per la celebre Mostra degli Illustratori che si tiene nel periodo della fiera. Assolutamente certa che la dea bendata si aggiunga una benda ulteriore quando sono nei paraggi, io (ma non solo io, sia chiaro...) ho sempre inviato le tavole con un unico scopo, quello di ottenere il pass per l'ingresso alla fiera, altrimenti inaccessibile (a prezzi ragionevoli). Proprio così, QUALUNQUE insieme di disegni si invii, a patto che siano in numero di 5 e arrivino entro la data stabilita (5 mesi prima della fiera), ti assicurano l'ingresso gratuito per tutta la durata dell'evento. Dopo essere stata sfiorata dalla tentazione (eh-eh, è vietato ma... chi mai lo scoprirebbe?) di spedire cose già utilizzate qualche anno fa, mi sono scontrata con la dura realtà delle etichette da porre sul retro dei disegni: insomma, togliere le vecchie e applicare le nuove sarebbe stato arduo, e la paciugata assicurata. Mi piacerebbe poter dire che il mio senso dell'onestà ha prevalso, mentre in realtà è stato solo perchè sarebbe stato più complicato barare, sta di fatto che ho realizzato, in un paio d'ore, questi 5 disegni, china e acquerello, e li ho intitolati GREEN. Una misteriosa macchia di colore, che cresce, cresce, e vola via.








martedì 17 settembre 2013

Diluvio

Uuuh, ma quanto tempo è passato dall'ultimo post? l'estate è già finita? Le giornate sono ancora belle, sì, ma siamo già alla fine di settembre e presto arriveranno le piogge. Nel mio studio fervono i lavori per illustrare il consueto Calen-diario (scriverò un post riassuntivo su questo argomento...), ma spesso e volentieri prendo altre strade e improvviso con china e pennello. Il Diluvio Universale, disegno realizzato per la mostra "Dimenticati da Noè", prossimamente a Piacenza!


mercoledì 17 luglio 2013

Insegnare/imparare


Dopo tanti anni "in cattedra" (qui sopra il mio polveroso laboratorio di discipline plastiche al liceo artistico di Piacenza), tornare alunna per qualche giorno è una sensazione meravigliosa. Certo, non puoi non condividere i problemi dell'insegnante, impegnato in dialoghi senza fine per indirizzare al meglio il lavoro di alcuni ossi duri, ma in quel momento non sono preoccupazioni tue. Ti senti leggera, senza grosse responsabilità, libera di dire cavolate senza paura di fare brutte figure... E' bello curiosare nei taccuini degli altri, e scoprire altri immaginari, figure che dalle tue mani non potranno mai uscire perchè non ti appartengono, ma ti colpiscono fortemente, e prima o poi le userai. In soli 4 giorni, a Trento, con Javier Zabala ho imparato e scoperto un sacco di cose. Ad esempio, che ho un carattere castigliano. Che "grembiule" e "proboscide" sono parole che suonano malissimo fuori dall'Italia. Che il necéssaire di un artista in viaggio può insospettire la polizia aeroportuale, ed avere tratti in comune con il narcotraffico. Che la nogalina, (o mordente tinta noce, di cui mio padre, falegname, ha sempre tessuto lodi inascoltate) ha effettivamente un colore bellissimo anche sulla carta. Che, in spagnolo, colmillo è un dente, ma non un dente qualsiasi, è un canino, ma non un canino umano, insomma Colmillo Blanco è Zanna Bianca, e non so perchè ci ho messo tanto a capirlo, dal momento che stavo disegnando lupi da un'ora.



Che una macchia può essere gatto o gallina senza troppi problemi


Che è molto divertente fare ritratti a persone inesistenti.


E ho imparato anche altro, ad esempio vicende raccapriccianti in merito al Concilio di Trento. Del resto avevamo un docente speciale. Capace addirittura di muovere le orecchie. Questo però non si può imparare.



lunedì 1 luglio 2013

Arche e diluvi

Questo post è dedicato alle persone che hanno condiviso con me ogni martedì sera da aprile a giugno inoltrato, tra pennelli, matite e tubetti di colore, nell'accogliente spazio di Concorto Cinematica. Il mio progetto, un po' folle, denominato Dimenticati da Noè cominciò con una lezione teorica in cui io parlai a macchinetta per un'ora di raffigurazioni di animali, mostrando immagini come queste:





Se hanno sopportato tutto questo e tornano la prossima settimana, pensai, è fatta. Tornarono! e cominciarono a lavorare sodo, facendo decine di bozzetti, sperimentando tecniche diverse, accettando i consigli senza rinunciare alle loro (bellissime) idee. Ecco alcune foto del laboratorio, scattate da Silvia Pagani: bozzetti, tavole finite, gente impegnata a inventare storie di animali mai saliti sull'Arca di Noè, e dunque sconosciuti. Infine, gli "scherzi" della maestra.














Grazie quindi a: Paola, Barbara, Laura, Lorenza, Marco, Claudia, Sara, Camilla, Lucia. E' stato davvero bello lavorare insieme a voi. Anche sotto il diluvio.