mercoledì 26 giugno 2013

Workshop di illustrazione a Trento, con Javier Zabala. Andare nel panico quando il soggetto proposto è "un autoritratto interiore". Aggirarlo astutamente, spatolando qua e là una scorta di fondi colorati, senza un'idea. E, una volta a casa, rendersi conto di averlo fatto, l'autoritratto, senza accorgersene: io sono come questo cane solido, pesante, tranquillo, ma con lo sguardo che va verso... booooh??


sabato 15 giugno 2013

Pagine nel tempo: Orbis Sensualium Pictus


Forse non tutti sanno che, nonostante la stampa a caratteri mobili sia stata inventata nel XV secolo, per avere il primo libro per bambini bisogna aspettare ancora quasi 200 anni. L’Orbis Sensualium Pictus, del ceco J. A. Comenius, considerato il primo vero prodotto editoriale per l'infanzia, è anche il primo sussidiario della moderna didattica elementare. Si tratta di una piccola enciclopedia del sapere: gli elementi naturali, gli animali, i vegetali, l’uomo, la casa, la lettura e la scrittura, le virtù umane, la famiglia, la città, il Regno e il Paese come entità nazionali, le religioni. Ogni argomento viene rappresentato con una figura attorno alla quale compaiono numeri o parole scritte che ne indicano le varie parti, descritte sotto. La cosa più interessante però, sta nell'alfabeto figurato, per l’apprendimento della lettura: accanto ad ogni lettera la figura di un animale, e fin qui, niente di strano... ma la lettera non rappresenta l'iniziale del nome (come nel metodo tradizionale) ma il fonema iniziale del verso di quell'animale! L' AGNUS dunque non sta vicino alla A, ma alla B, poichè balat, cioè bela. Comenius scelse un abbecedario fonico, più vicino al mondo dei bambini, ricco di suoni ed onomatopee. Questo permetteva anche la presenza di più lingue (due nella prima edizione del 1659, successivamente quattro) visto che i suoni non cambiano come i nomi, e un agnello, tedesco, inglese o latino che sia, farà sempre bèèèèè.
L’Orbis Sensualium Pictus è un testo fondamentale nella storia della didattica e fu utilizzato fino alla seconda metà dell'800. E’ il primo testo scolastico in cui le immagini svolgono una funzione essenziale nell'apprendimento.







lunedì 10 giugno 2013

Mai capito niente di motori

Puntualissimo e preciso in tutto, mio nonno lavorava come disegnatore meccanico. Nei cassetti della sua scrivania, nella casa dove ora abito io, ho trovato copie dei suoi lavori, disegni tecnici risalenti agli anni 60. Autocisterne, schemi per trebbiatrici, macchinari a me totalmente sconosciuti. Non ho resistito al fascino di quella vecchia carta rosa, e ci ho scarabocchiato sopra con matite e pennelli. Si vede che non so nulla di motori, a me queste linee suggeriscono tutt'altro.